TEXTO DE UMA EXCELENTÍSSIMA ALUNA DO CURSO DE ITALIANO, USANDO O "CONGIUNTIVO" E DIVERSOS PRONOMES, EM NÍVEL AVANÇADO.
LA "CACHAÇA"
LA "CACHAÇA"
Tutte le volte che vado a Minas Gerais per visitare mia Madre, ritorno con alcune bottiglie di "cachaça" da offrire ai miei professori di nuoto e di idroginnastica. Arrivano sempre senza alcun danno, perché le porto in una borsa termica tutta imbottita e a tracollo.
Tuttavia questa volta le cose non sono andate bene con la bevanda. Nonostante abbia preso tutte le precauzioni delle altre volte, ossia, avvolte le bottiglie in panni di cotone e portate in una borsa imbottita. Quando sono scesa dalla corriera, la borsa che conteneva le bottiglie di “cachaça” è caduta per terra e subito ho visto scorrere il liquido che si spargeva per terra.
Allora ho cercato un bidone per buttare via le bottiglie che si erano rotte, ho aperto la borsa e per mia fortuna solamente una si era rotta. L’ho tolta insieme ai suoi cocci e ho messo tutto in quel bidone.
In seguito, ho camminato fino al posteggio dei tassì con tutti i miei bagagli, ma la borsa della “cachaça” gocciolava ed il tassista di turno mi ha guardato con un’espressione di chi avrebbe voluto foderare il bagagliaio prima di metterci quella borsa. E all’improvviso ha chiesto a uno dei suoi compagni, il quale era il prossimo nella coda dei tassì, se volesse leccare quella borsa!.. Poiché era “cachaça di Minas!” Che gli sarebbe piaciuta... e tutti i suoi compagni ridevano.
Alla fine ho risolto il problema dicendo al tassista che avremmo dovuto prendere qualche cosa per foderare il bagagliaio della macchina, per non sporcarla. Allora ho cercato nella mia valigia dei sacchi di plastica. Quindi lui li ha presi, li ha aperti e ha coperto il fondo del bagagliaio. Dopo ci abbiamo messo tutti i miei bagagli.